ATTUALITA' - Pubblichiamo la breve intervista che il Presidente della Regione Lazio ha postato sul sito ufficiale della Regione, nella quale spiega il piano per ridurre le liste di attesa negli ospedali. Ricordiamo che fra i tanti problemi della sanità pubblica c'è anche quello delle lunghissime liste di attesa per ottenere una visita, anche urgente. Troppo spesso si è sentito parlare di liste lunghe anche sei mesi che costringono l'utente-cittadino a rivolgersi, troppo spesso, a strutture private per potersi adeguatamente curare. Il Presidente Zingaretti ha presentato un piano che si articola su differenti classificazioni, secondo il grado di priorità della visita o dell'esame da fare. Grado di priorità che verrà deciso dal medico di base.
COSA PREVEDE IL PIANO?
Innanzi tutto la riduzione dei tempi medi di attesa. Saranno regolati secondo diversi codici di priorità assegnati dal medico di base. 72 ore, non una di più, il limite per le visite e le analisi più urgenti. Saranno prenotate dai medici generici o dai pediatri.
E PER TUTTI GLI ALTRI BISOGNI DI ASSISTENZA?
Ci saranno diverse classificazioni: ‘Breve’, con un tempo massimo di attesa di 10 giorni; ‘Differibile’, con un’attesa massima di 30 giorni per le visite e di 60 per gli accertamenti diagnostici; o ‘Programmata’. Tra le visite specialistiche ci sono quelle cardiologiche, oncologiche, neurologiche, ginecologiche; per la diagnostica esami come risonanza magnetica, tac, ecografie.
QUESTO PIANO VALE ANCHE PER LE STRUTTURE ACCREDITATE?
Sì. Infatti, con il nuovo piano, oltre alle agende delle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche, il sistema Recup gestirà anche quelle delle strutture pubbliche accreditate, private e classificate, fino a un massimo del 60% di quelle prodotte quotidianamente.
QUALI SONO LE ALTRE NOVITA' DEL PIANO?
La limitazione dell’intramoenia. Gli ospedali provvederanno a ridurre o sospendere la libera attività professionale nelle unità operative che non rispetteranno i tempi di attesa previsti dal programma della Regione. Oggi non esiste alcun limite all’intramoenia. I medici potranno prenotare direttamente, attraverso percorsi di cura unitari con visite e prestazioni programmate, le visite per le malattie croniche come diabete, cardiopatie e patologie respiratorie. Le apparecchiature in funzione più a lungo. Le TAC o risonanze magnetiche dovranno rimanere in funzione per 12 ore al giorno.
CHI CONTROLLA L’ATTUAZIONE DEL PIANO?
Saranno i direttori generali delle strutture. Tra gli obiettivi necessari a ottenere il rinnovo dell’incarico dovranno rispettare il piano per ridurre le liste di attesa.