L'uomo che per più di un mese ha terrorizzato Velletri, aggredendo e sottoponendo a violenza due donne è un immigrato di origine tunisina, Maher Djebali di 26 anni che vive a Velletri da diverso tempo ed è sposato con una donna italiana.
Incensurato e disoccupato, l'uomo è
stato prelevato dai poliziotti presso la sua abitazione a Velletri,
dopo un periodo di pedinamenti scaturito da indagini serrate che hanno
portato a sospettare dell'uomo e conclusosi, finalmente, con il suo
arresto nel pomeriggio di sabato 16.
L'errore del sospettato è stato di vendere il cellulare che aveva sottratto ad una delle due vittime, ad un altro uomo che, tramite accertamenti, è risultato essere estraneo alle violenze.
Proprio dal cellulare, però, gli investigatori sono risaliti al colpevole, l'hanno tenuto sotto stretto controllo e sono riusciti poi ad effettuare il test del Dna che, confrontato con quello trovato sulla scena delle sue violenze, lo ha definitivamente incastrato.
Clicca qui per leggere il comunicato ufficiale della Questura di Roma
L'errore del sospettato è stato di vendere il cellulare che aveva sottratto ad una delle due vittime, ad un altro uomo che, tramite accertamenti, è risultato essere estraneo alle violenze.
Proprio dal cellulare, però, gli investigatori sono risaliti al colpevole, l'hanno tenuto sotto stretto controllo e sono riusciti poi ad effettuare il test del Dna che, confrontato con quello trovato sulla scena delle sue violenze, lo ha definitivamente incastrato.
Importante
il lavoro investigativo svolto utilizzando le tecniche più avanzate per
poter rintracciare il cellulare rapinato alla seconda vittima.
L’apparecchio
è stato rintracciato e trovato in possesso del cittadino marocchino
Fadir Aziz di anni 35, anch’egli da tempo abitante ai castelli romani,
amico del violentatore. Anche per lui sabato sera, si sono aperte le
porte del carcere quando è stato eseguito il fermo per il reato di
ricettazione.
Per giorni gli
investigatori hanno studiato il comportamento dei due uomini, i quali
erano soliti uscire di sera da soli, specie il sabato, girovagando fino
all’alba ed intrattenendosi in alcuni bar e locali di Velletri, ritrovi
abituali di cittadini magrebini.
Gli
accertamenti effettuati dal Servizio della Polizia Scientifica sui
campioni biologici prelevati sugli indumenti delle due donne, hanno
evidenziato agli investigatori della Squadra Mobile, l’unicità e la
corrispondenza del profilo genetico dell’aggressore, con quello di
DJEBALI.
Il risultato delle
analisi scientifiche unito agli elementi raccolti nel corso
dell’indagine ha consentito agli uomini della Squadra Mobile di Roma di
porre fine a quello che oramai era diventato l’incubo dei Castelli
romani.
Oggi il GIP presso il
Tribunale di Velletri ha convalidato i fermi eseguiti dalla Polizia
Giudiziaria accogliendo le contestazioni formulate dalla Procura.
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