ATTUALITA' - L'AJ Mobilità, la società che gestiva i parcheggi a Velletri dovrà risarcire il Comune per danno erariale.
Lo ha stabilito una sentenza della Corte dei Conti, conclusione di una denuncia presentata alla Procura di Velletri nel 2007. Il fascicolo fu archiviato ma la stessa Procura inviò la documentazione alla Corte dei Conti e così dai controlli contabili è risultato questo: gli ausiliari del traffico quando accertavano che il ticket del parcheggio era scaduto, non multavano l'automobilista, si limitavano a rilasciare un avviso con il quale si invitava il proprietario dell'auto a pagare il restante dovuto, entro 24 ore. Per la Corte dei Conti, tale sistema ha portato a non emettere 1194 multe per infrazioni al codice della strada, con un danno di 11.940 euro per le casse del Comune.
Lo ha stabilito una sentenza della Corte dei Conti, conclusione di una denuncia presentata alla Procura di Velletri nel 2007. Il fascicolo fu archiviato ma la stessa Procura inviò la documentazione alla Corte dei Conti e così dai controlli contabili è risultato questo: gli ausiliari del traffico quando accertavano che il ticket del parcheggio era scaduto, non multavano l'automobilista, si limitavano a rilasciare un avviso con il quale si invitava il proprietario dell'auto a pagare il restante dovuto, entro 24 ore. Per la Corte dei Conti, tale sistema ha portato a non emettere 1194 multe per infrazioni al codice della strada, con un danno di 11.940 euro per le casse del Comune.
La Corte dei Conti ha quindi chiamato la “A.J. Mobilità Srl” a risarcire la somma al Comune di Velletri. La società, nel corso del giudizio, si è difesa sostenendo che la condotta contestata ha portato vantaggi alla comunità, "avendo i cittadini beneficiato di un servizio più equo ed efficiente, rispondendo alle esigenze dell’utenza impossibilitata a volte di prevedere i realitempi di sosta".
Ma i giudici della Corte dei Conti hanno condannato la società a risarcire la somma più interessi, al Comune di Velletri perchè "Prescindendo dall’assenza di rilievo penale della vicenda per intervenuta archiviazione perché ininfluente ai fini risarcitori della responsabilità amministrativa di cui si discute in questa sede, si rileva che il concessionario ha arbitrariamente e consapevolmente previsto una regolarizzazione del ritardato pagamento e la conseguente non applicazione della proceduta sanzionatoria". Una scelta che, per la Corte dei Conti, "non solo è in contrasto con la normativa, ma non si rinviene dagli accordi intercorsi con il Comune appaltante e dall’oggetto e dal contesto del relativo contratto di appalto sottoscritto".