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La squadra italiana in posa accanto al logo della manifestazione |
SPORT - A coronare l’estate 2012, caratterizzata dalla splendida edizione londinese delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, è arrivato a settembre il 14° World Deaf Martial Arts Championship che si è tenuto in Venezuela e precisamente nell’Isla De Margarita e si è concluso il 21 settembre.
La gara, appartenente al circuito ufficiale internazionale del Comitato Paralimpico ha visto protagonisti gli atleti agonisti italiani appartenenti alla Federazione Sport Sordi Italia, federazione riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico. La squadra rappresentativa dell’Italia era costituita da 5 atleti selezionati l’anno passato per questa onorevole occasione: - Francesco Alagiah, Oronzo Barletta, Maurizio Tornincasa, Manuel Tocchini Morotti e Pasquale Longobardi. A guidare la squadra il direttore tecnico Maestro Gerardo Di Gruccio e il commissario tecnico veliterno il Maestro Luca Nicosanti dell'associaizone Toukon Karate - Do, i quali hanno guidato la squadra nella preparazione intensiva e imminente. Pochi atleti, rispetto alle presenze di altre nazioni ma veramente qualificati che hanno portato in alto il karate italiano.
All’alba del 14 settembre la delegazione si è imbarcata sul volo per Caracas alla volta dell’isola Margarita per una delle occasioni sportive più emozionanti. Appena il tempo di ammortizzare il jet lag e sono iniziate le competizioni di kata e kumite che in questa cornice hanno spiccato per qualità e professionalità. Grande prova quella degli italiani che hanno piazzato il nostro paese al 4° posto dopo Venezuela, Russia e Ucraina. Un risultato veramente ottimo se si considera la presenza di soli cinque atleti tutti saliti sul podio nelle fasi individuali con all’attivo anche una medaglia di bronzo nella prestazione di kumite a squadre: 5 atleti per un totale di 6 medaglie. Va un grande elogio ai tecnici M° Luca Nicosanti e M° Gerardo Di Gruccio per aver valorizzato e spronato questi brillanti agonisti.
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Tocchini durante una tecnica di gambe |
Queste le impressioni del Maestro Nicosanti raccolte a caldo al ritorno con tutta la delegazione: “Siamo giunti al termine del 14° World Deaf Martial Arts Championships. A conclusione di ciò sono orgoglioso di essere il commissario tecnico di questi 5 formidabili ragazzi, che hanno dimostrato di essere dei veri campioni portando l'Italia ai vertici della classifica nonostante siamo giunti solo con la squadra maschile di karate non avendo a disposizione quella femminile e nessun atleta di taekwondo e judo a differenza delle altre nazioni. Siamo partiti per ottenere 5 medaglie una per ogni categoria di peso e ci siamo riusciti: Alagiah Francesco -60 kg medaglia di bronzo, Oronzo Barletta -67 Kg medaglia di argento, Maurizio Tornincasa - 75 kg medaglia di argento, Manuel Tocchini Morotti -84 kg medaglia di bronzo, Pasquale Longobardi +84 Kg medaglia di bronzo. Indimenticabile è stata anche quella a squadre: partivamo già in svantaggio sul tabellone, essendo l'unica nazione che doveva rientrare in pool a seguito del sorteggio.
Conquistare qui una medaglia - ha proseguito Nicosanti - era diventata un impresa assurda, anche perché avevamo a disposizione solo 5 atleti per giunta già provati per le competizioni dei giorni precedenti, tra cui Maurizio Tornincasa con una frattura al piede. Contro la Turchia inizia Francesco, che incontra l'atleta più forte perdendo per 8-0; poi è la volta di Pasquale che doveva vincere per 8-0, impresa riuscita; poi ancora Manuel che riesce a portare a casa la vittoria per 8-0. Quando tocca al capitano Oronzo, purtroppo, arriva la sconfitta per 3-0. In questo momento ho pensato che non ci fosse più niente da fare, considerando che Maurizio non poteva combattere con il piede fratturato e pertanto entrava sul tatami solo per fare il numero. Ma l'orgoglio e l’onore di portare un'altra medaglia all'Italia sono stati il traino per Maurizio che sale sul tatami e combatte ugualmente, riuscendo a pareggiare l'incontro che si conclude con la vittoria per Italia per il punteggio e annessa medaglia di bronzo. Grazie ragazzi per tutte le emozioni che mi avete dato!“
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