POLITICA - Una presentazione fuori dagli schemi usuali della politica; una vera e propria festa, colorata e allegra, al grido di “Cambiare si può”. Ad aprire ufficialmente la campagna elettorale di Emiliano Astolfi, è stata una dei sedici candidati consiglieri della lista“ Più Lariano”: Maura Astolfi, omonima del candidato Sindaco ma non parente. Emozionata, con un bel pancione, dovuto all’attesa di una bambina, a lei Emiliano Astolfi ha affidato l’apertura delle danze di una serata che è stata un successo per vari motivi.
Il ristorante “Al Ponte” da Mastrella era traboccante di gente, come poche volte si è visto, all’apertura di una campagna elettorale; i candidati consiglieri schierati compatti accanto ad Astolfi sono stati accompagnati per tutto il tempo da un grande entusiasmo dei presenti, pronti a sottolineare ogni parola dei singoli candidati, con un applauso e a volte con vere e proprie ovazioni.
Maura Astolfi nel prologo della serata ha perfettamente sintetizzato gli ideali della lista “Più Lariano”: “La voglia di riportare l’Amministrazione al suo ruolo, al servizio del cittadino, è stato per noi un collante fondamentale. Il nostro gruppo si è legato sulla volontà di recupero della coscienza civile del paese e lo amministrerà, dopo il 7 maggio, con la consapevolezza di questo obiettivo.
A chi ci obietta – ha proseguito Maura Astolfi – che nella nostra lista ci sono rappresentanti di Destra e Sinistra rispondiamo che questa sarà la nostra forza, quello che ci ha unito non è la volontà di spartirsi lavori pubblici, appalti, concorsi comunali come è accaduto, soprattutto, negli ultimi cinque anni ma la voglia di far diventare Lariano un modello di equità e rispetto dei diritti sociali. Con la nostra unione abbiamo risposto alle richieste di quelle persone che professano di volere un cambiamento, che sono stanche della vecchia politica e delle vecchie facce in voga da decenni”.
Ma l’attesa era tutta per Emiliano Astolfi, che non ha nascosto una forte emozione: “Sono emozionato come il giorno del mio primo comizio, a 23 anni. Quel giorno – ha affermato Astolfi – mio padre venne di nascosto in piazza ad ascoltarmi per sentire se dalle mie parole trasparisse, soprattutto, la dignità, valore che mi ha sempre insegnato essere la cosa più importante e fu soddisfatto di quello che sentì”. Per spiegare i perché della sua decisione di candidarsi, Astolfi ha sostenuto che “poter scegliere è una condizione fondamentale nella vita, tutti i componenti di questa squadra vengono da un percorso obbligato, quello di risollevare Lariano, per questo ci siamo scelti ed è nato un bel matrimonio.
Conta quello che si è fatto nella vita ma nei programmi elettorali, conta anche quello che non si è fatto? Ecco, chi in questo momento è candidato e sta chiedendo voti dopo che per anni ha amministrato male, oltre a dire ciò che vuole fare dovrebbe dire anche quello che non ha fatto fino a ieri”. Un lungo scroscio di applausi ha accompagnato le parole di Astolfi, che sono andate dritte a colpire obiettivi ormai sensibili per i cittadini: la credibilità politica di chi li amministra e il diritto ad avere persone oneste al governo. “Io credo fortemente nei partiti, sono le persone che troppo spesso non sono fatte per fare politica, rispondono a vecchie logiche e guardano noi che siamo il nuovo con paura e non sanno rispondere. Soprattutto credono di essere quello che non sono, di essere l’unica scelta ed invece non rappresentano più i larianesi da anni”.
Un finale in crescendo per entusiasmo, soprattutto quando Astolfi ha toccato il tema del lavoro: “In questi giorni stanno promettendo lavoro senza avere la dignità di stare zitti perché promettere una cosa così fondamentale per una persona e poi non poter mantenere significa offendere la dignità della gente. Noi parleremo solo di Lariano, dei suoi problemi e delle soluzioni che abbiamo in mente, chi parlerà in maniera diversa sarà perché non ha le risposte giuste. Lotteremo per vincere, senza paura di perdere, ma chi non lotta ha già perso”.
Emiliano Astolfi ha poi lasciato che i suoi sedici candidati, tra cui ben cinque donne, si presentassero tra gli applausi di una sala nel frattempo incapace di contenere il foltissimo pubblico, costretto ad ascoltare anche dal piazzale del ristorante. Gli applausi continui e sentiti sono stati la cornice dell’ufficializzazione di una candidatura che promette di spazzare via “i vecchi tromboni”, come qualcuno li ha definiti, della politica e che, sicuramente, porta una ventata di rinnovamento in un paese come Lariano che sembrava, ormai, doversi accontentare sempre delle solite facce e dei vecchi gruppi di interesse.