ATTUALITA' - Una delegazione del Movimento di lotta dei lavoratori del San Raffaele stamane è stata ricevuta dal Sostituto Procuratore dott. Giuseppe Patrone che a quanto ci ha riferito l'ingegner Bruno Ruscio, tecnico del San Raffaele, non ha alcun elemento formale e sostanziale in possesso tale che possa portare alla chiusura della clinica.
Dunque le parole del dott. Patrone sembrerebbero totalmente smentire le affermazioni della presidente Renata Polverini che giorni scorsi, durante l'inaugurazione di un campus biomedico a Roma aveva affermato che: "la questione San Raffaele riguarda la Procura, non noi". E aveva proseguito: "a Velletri sanno benissimo che non è una decisione spontanea della Regione. Il personale è quotidianamente da noi e sanno benissimo che gli accordi conclusi dalla Regione non prevedono nemmeno un esubero. Tutto il personale rimane. La Regione ha fatto tutto quello che era necessario affinché tutti i livelli occupazionali rimangano così come sono”.L'ingegner Ruscio, presente all'incontro con il Sostituto Procuratore ha riferito telefonicamente alla nostra redazione che l'incontro, durato circa un'ora e mezza, è stato proficuo nel chiarire molti aspetti della vicenda e sicuramente incoraggiante: "La Procura - ha dichiarato il dott. Ruscio - si è dichiarata totalmente estranea riguardo la gestazione della determina 60 della Regione Lazio, che porterebbe alla chiusura della clinica. Nessun elemento valutativo in senso negativo è giunto dagli uffici del Tribunale che possa aver indotto a formulare ipotesi del genere. Se problemi ci sono sono soltanto di natura amministrativa ma per la Procura la regolarità della struttura è certa". Affermazioni pesanti che il dott. Ruscio ha voluto ribadire più volte. In pratica la Procura di Velletri si dissocia dalle dichiarazioni della Polverini, i problemi riguarderebbero irregolarità su alcune cartelle cliniche e se irregolarità strutturali ci sono state, riguarderebbero elementi minimi della costruzione.
Per Bruno Ruscio, chi ha sottoscritto la determina di chiusura dovrà fare un mea-culpa. Ma Bruno Ruscio si è voluto togliere altri sassolini dalla scarpa e sono stati scagliati contro lo schieramento politico d'opposizione: "Abbiamo letto tutti i manifesti contro il Sindaco - ha affermato con veemenza il dott. Ruscio - ma nessuno tra quei signori che accusano il Sindaco si è mai presentato al nostro presidio o ha partecipato alle nostre manifestazioni. Questi signori devono sapere che alle prossime elezioni comunali, i lavoratori faranno campagna elettorale contro di loro. Dicono che si sono interessati alla nostra causa senza apparire ma è questo il tempo di impegnarsi e di starci accanto e non quando ci sarà la prossima campagna elettorale, non devono venire a chiederci i voti perchè non li avranno".